2009-2010 - 4ª giornata - MORRO D'ORO-RENATO CURI ANGOLANA 1-1



  • 2009-2010 - 4ª giornata - MORRO D'ORO-RENATO CURI ANGOLANA 1-1
  • MORRO D’ORO: Testa, Palanza (15’ s.t. Stella), Costantini, Di Bonaventura, Capparuccia, Cocca, Xhepa, Malagnino (40’ s.t. Caselli), Costantino, Lezcano, Bisegna (23’ s.t. Tonelli). Allenatore: Sabatelli
  • RENATO CURI ANGOLANA: Ortolano, Del Grosso, Traini, Forlano (45’ s.t. Gargiulo), Terrenzio, Cossu, Fideli, Ganjè, Crispino (36’ s.t. De Matteis), Aquaro (43’ s.t. Galasso), Rosetti. Allenatore: Norscia
  • Reti: 21’ s.t. Aquaro (Renato Curi Angolana); 48’ s.t. Capparuccia (Morro d’Oro).
  • Arbitro: Diego Roca di Foggia (Iacopino di Albano Laziale e Procopio di Roma)
  • Ammoniti: Di Bonaventura, Xhepa, Malagnino e Bisegna (Morro d’Oro); Fideli ed Aquaro (Renato Curi Angolana)
  • Note: 300 spettatori circa; angoli: 6-3 per la Renato Curi Angolana.
  • SERIE D – IL MORRO D’ORO RIACCIUFFA LA RENATO CURI ANGOLANA SUL FILO DI LANA (1-1) Capparruccia, a tempo scaduto, riporta in equilibrio la gara
  • MORRO D'ORO - Sembrava di assistere al solito film di questo inizio di stagione. Partita sofferta con ennesimo gol subito su calcio piazzato. E quando al "Comunale" di Morro d’Oro stavano già scorrendo i titoli di coda ecco il colpo di scena che stravolge la trama. Stacco imperioso di Capparuccia e pareggio finale. Il Morro d’Oro si schioda dallo zero in classifica e contro una modesta Renato Curi Angolana conquista il primo punto del suo campionato. Il risultato alla fine è giusto. I biancorossi non hanno affatto demeritato e nonostante le assenze importanti in attacco sono riusciti a disputare una partita gagliarda riuscendo anche a costruire qualche nitida palla gol. Sabatelli recupera capitan Lezcano, ma deve ancora fare a meno della coppia offensiva formata da Torre e Ragatzu. Il primo, dopo la rescissione con il Melfi, sarà disponibile dalla prossima domenica. Il bomber sardo invece accusa ancora qualche problema al ginocchio. Il peso offensivo morrese è quindi tutto sulle spalle di Costantino che disputa una buona partita lottando da solo contro l’intera difesa nerazzurra. Alle sue spalle si muove proprio Lezcano. I due esterni di centrocampo sono Bisegna e Xhepa. Nell’Angolana Norscia vara un insolito tridente con Aquaro, Crispino e Rosetti. La partita nei primi quarantacinque minuti offre davvero poche emozioni con le due squadre che optano per una manovra molto lenta e quasi sempre ci si affida ai lunghi lanci a scavalcare il centrocampo. Il primo sussulto lo offrono gli ospiti con il colpo di testa di Crispino su azione d’angolo. Testa devia sulla traversa. Poca lucidità nelle giocate e ritmi molto lenti da entrambe le parti. Il Morro si affaccia in avanti al 25’ con Bisegna che colpisce di sinistro dal limite dell’area. Al 40’ grande occasione per il Morro con Xhepa che lancia in profondità Costantino. Il numero nove biancorosso brucia sullo scatto Terrenzio, ma il suo pallonetto sorvola la traversa. Prima della fine della prima frazione ancora un’occasione per Costantino che in area si fa chiudere dall’uscita di Ortolano. La ripresa si apre con Costantino ancora protagonista. L’ex del Pineto manca di poco l’impatto in scivolata sul cross di Bisegna. La Renato Curi Angolana prova allora a reagire e ad avanzare di qualche metro il proprio baricentro. Al 19’ Crispino servito in area colpisce sul primo palo mancando clamorosamente la porta. Due minuti più tardi gli ospiti passano. Calcio piazzato dalla trequarti di destra. Sul secondo palo sbuca Rosetti che stacca di testa indisturbato ed insacca per la gioia del pubblico neroazzurro che fino a quel momento aveva speso le proprie forze solamente per contestare società e allenatore. Sabatelli prova a inserire forza fresche con Tonelli e Stella. La partita, causa qualche scontro a gomiti alzati, si innervosisce. L’Angolana prova a controllare la gara ma fatica contro un Morro d’Oro che spinto da Lezcano con carattere prova a pervenire al pareggio. Il trainer morrese inserisce l’unica punta in panchina, Caselli. Proprio il nuovo entrato al 45’ si ritrova sui piedi la grande occasione per il pari. Ma la sua conclusione viene respinta da Ortolano, e sul proseguo dell’azione lo stesso Caselli viene atterrato in area con l’arbitro che lascia proseguire. Nell’ultimo minuto utile su un calcio d’angolo con tutti i ventidue uomini in area, ecco spuntare la testa di Capparuccia che svetta su tutti e regala la prima gioia stagionale ai tifosi morresi. Un gol importante, il primo in questo campionato, che da morale ad un gruppo che finora aveva lottato ma raccolto davvero troppo poco. Un gol che deva rappresentare il punto di partenza per un riscatto che è nelle possibilità di questa squadra. Domenica prossima il Morro è atteso dalla trasferta di Bojano in cui si spera di poter finalmente schierare la coppia formata da Torre e Ragatzu. A.B.
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  • I nerazzurri di mister Norscia si fanno raggiungere nei minuti finali dal Morro. Dopo un p.t. anonimo e privo di emozioni da ambo le parti nella seconda frazione Aquaro porta in vantaggio l'Angolana. Poi sugli sviluppi di un corner al 90' minuto il Morro agguanta il pareggio. Anche oggi sono state criticate le sostituzioni fatte dal mister Norscia . Diversi tifosi ma anche qualche DIRIGENTE hanno fortemente contestato i cambi effettuati dal mister che a loro dire avrebbero permesso al Morro di arrivare al pareggio. Stesse critiche anche da AMBIENTI SOCIETARI erano arrivate anche a Miglianico dopo la partita di Coppa Italia contro L'Aquila. Dopo queste prime gare stagionali ci viene da dire che l'Angolana sia stata colpita dalla sindrome "zona cesarini". Contro il Bojano la sconfittà arrivò nei minuti di recupero dopo essere stati in vantaggio. Con L'Atessa la sconfitta arrivò poco prima del 90' minuto grazie anche ad alcune decisioni arbitrali sfavorevoli ai colori nerazzurri. Mercoledì in Coppa il pareggio di Sparacio è arrivato al 93' minuto.Oggi il Morro è ruscito ad impattare al 90' minuto. Norscia stava per sfatare il tabù trasferta alla tredicesima trasferta. Ma neanche il 13 ha portato fortuna all'ex tecnico della Flacco Porto. Il Morro cancella lo 0 in classifica grazie al punto conquistato oggi. Io non ero presente alla partita ma i presenti hanno riferito che il Morro D'Oro di oggi era largamente alla portata dei nerazzurri. Non fare punti contro squadre come Bojano, Morro D'Oro alla lunga potrebbe anche pesare in chiave classifica in virtù delle prossime tre gare dove affronteremo Civitanovese, Chieti e Trivento. Sarò ripetitivo ma per il sottoscritto la rosa dell'Angolana non vale la classifica che ha. L'Angolana con questo organico ha tutte le carte in regola per disputare un campionato molto tranquillo dove si potrebbe togliere anche delle belle soddisfazioni. La squadra al momento non riesce ad esprimere neanche il 50% del suo potenziale. E' come vedere una macchina che viaggia col freno a mano tirato e con la paura di pigiare sull'accelleratore!!! Lavrilla
  • LE BUGIE, LE VERITA' E LA SACROSANTA REALTA' ..
  • Ho visto il servizio sulla partita Morro D'Oro - RC. Angolana su Rete 8. Poi le interviste dei due mister. Infine ho ascoltato il giocatore Del Grosso ospite della trasmissione. A un certo ho chiesto ai miei familiari se stavo sognando o se stavo su scherzi a parte. Loro mi hanno risposto se stavo diventando PAZZO! Allora ho capito che purtroppo quello che avevo ascoltato e visto era tutto reale. Dalle immagini ho visto che entrambi i goal sono nati da calci piazzati, punizione e corner. Poi nel p.t. ho visto un paio di conclusioni per parte. I presenti a Morro hanno dichiarato che non è stata una bella partita anzi il contrario. Il mister angolano ha dichiarato più o meno che in campo si è vista una sola squadra che ha fatto la partita e ha dimostrato personalità perché andare a giocare a Morro che aveva 0 punti non era facile. Poi ha detto che la NOSTRA squadra è molto giovane e di conseguenza risente di qualche situazione. Poi infine ha detto che qualcuno dopo questo pareggio sarà contento. Mi è sembrato un po' polemico su quest'ultima cosa. In sintesi ha detto che i goal che subiamo negli ultimi minuti sono da addebitare alla tensione che colpirebbe i giovani nel finale di gara. Il trainer biancorosso Sabatelli invece ha parlato di risultato giusto quello di parità. Per loro era importante cancellare lo 0 classifica. Fino a qui possiamo anche accettarlo quanto sentito e visto. Ma le dichiarazioni del giocatore Del Grosso sono da CENSURA. Caro Alessandro so benissimo che per il ruolo che ricopri non puoi dire tutto quello che vorresti e devi fare gli interessi di bottega del momento. Ma a tutto esiste un limite. Non si possono dire tante inesattezze per non dire altro per coprire la realtà.
  • Oggi siete scesi in campo con la seguente formazione:
  • ORTOLANO '91 (VIVAIO)
  • DEL GROSSO ( VAL DI SANGRO C2)
  • TRAINI '91 (VIVAIO)
  • FORLANO '91 (VIVAIO)
  • TERRENZIO '89 (VIVAIO)
  • COSSU (CASOLI SERIE D)
  • FIDELI (CALANGIANUS SERIE D)
  • GANJE' (CASOLI SERIE D)
  • CRISPINO (GUBBIO SERIE C2)
  • ROSETTI '90(VIVAIO PESCARA)
  • AQUARO (AGNONESE SERIE D)
  • Quattro ragazzi del vivaio angolano tra i titolari. Poi se consideriamo che Ortolano era in campo perché Rimi ex Agnonese era squalificato si arriverebbe a soli tre ragazzi del proprio vivaio in campo. Oggi avevamo in campo 5 under come da regolamento. Gli altri sei giocatori erano: Del Grosso con una valanga di campionati tra i Pro a partire dalla Serie A. Cossu con trascorsi tra i Pro e l'anno scorso a Casoli dove ha disputato la finale play off contro il Fano. Fideli qualche spezzone ad Olbia in Serie C2 e l'anno scorso in Serie D a Calangianus. Ganjè l'anno scorso a Casoli in Serie D idem a Cossu). Crispino l'anno scorso a Gubbio C2. Aquaro anche lui con trascorsi tra i Pro e l'anno scorso ad Agnone piazzandosi terzo nella classifica cannonieri dopo l'ex Pazzi e Majella. Quindi tutto possiamo dire tranne che sia una squadra inesperta. La nostra è una squadra che può fare molto visto i nomi e i trascorsi dei giocatori che la compongono. Per tornare a Del Grosso il quale ha fatto una PESSIMA FIGURA di fronte a chi segue la Serie D da anni e conosce le vicende nerazzurre. Lui ha dichiarato che l'Angolana sta giocando con ragazzi che giocavano solo negli allievi e sono debuttanti in Serie D. Cose non VERE. Ortolano '91 già l'anno scorso ha lavorato per tutta la stagione nella prima squadra come l'ex Carosa '90 che era il dodicesimo e in alcune gare fu schierato da titolare. Traini '91 è di ritorno dal settore giovanile del Padova. Forlano '91 l'anno scorso ha fatto 7 presenze e un goal in Serie D. Terrenzio '89 faceva parte della prima squadra già durante il primo anno di Serie gestione De Cecco con Piccioni in panchina quando gli under erano '85, '86, '87. Poi ha maturato esperienza nel Chievo e Arezzo e l'anno scorso titolare in Serie D. A questi ragazzi vanno aggiunti Micaroni '91 anche lui con diverse presenze in prima squadra nella passata stagione. Micaroni era stato ceduto alla Santegidiese ad inizio stagione si trova ancora qui perché ha rifiutato il trasferimento. Becci '92 anche lui vanta presenze da titolare nella passata stagione in Serie D. Gli unici che non avevano esordito in prima squadra sono Paciocco e Di Filippo entrambi '92. Del gruppo '91 sono stati mandati via Catullo (Pineto), Rapino (Cologna Paese), Di Deo (Atessa), Palanza e Andreoli (Morro), Amadio e Capuano (berretti Pescara), D'Ancona (Bari), De Amicis (Centobuchi) più il '90 Ciampoli (Miglianico). Quasi tutti i ragazzi avevano già giocato in prima squadra in Serie D. Da non dimenticare che il gruppo '91 ha disputato il campionato Allievi nazionali sfiorando i play off per un punto dietro a Napoli e Juve Stabia. Quindi era un gruppo che aveva fatto anche le sue esperienze. Nelle ultime sette partite di campionato della passata stagione in Serie D il mister Bordoni aveva schierato 7 anche 8 under titolari. La società l'anno scorso dando il benservito al mister Vivarini aveva gettato le basi per questa stagione puntando sui giovani del proprio vivaio. Oggi invece dei tanti '91 della passata stagione sono rimasti in pochi perché dichiarati non ancora pronti per la Serie D. Al loro posto sono arrivati alcuni ragazzi del vivaio del Pescara come Rosetti '90, D'Orazio '90 ,Pomposo e De Matteis '89. Infine è arrivato Gargiulo '89 ex Savoia. Questi ragazzi a oggi non hanno ancora dimostrato di valere molto di più dei nostri ragazzi. Se a questa valutazione aggiungiamo quanto costa alla società i nuovi under e quanto costavano i propri '91 già si dovrebbe fare il mea culpa. Ora la frase che va di moda in casa nerazzurra è la seguente: abbiamo una squadra molto giovane. Nei giorni scorsi sul sito abruzzocalciodilettanti ho letto che ci sono squadre più giovani delle nostra tra le quali anche il Chieti. Il mio invito è di lasciar perdere quello che dicono i tifosi. Bisogna pensare a lavorare nel miglior modo possibile poi sarà il campo a dare le sue risposte. Evitiamo di dire che una volta le colpe sono dell'arbitro, un'altra della sfortuna, poi perché siamo giovani e inesperti ecc ecc. Così facendo creiamo solo degli alibi che potrebbero condizionare la squadra. Il ruolo di un allenatore non è solo quello di allenare in campo ma anche di gestire psicologicamente i ragazzi. A volte è più importante lavorare sulla testa dei giocatori che sulle gambe. Bisogna evitare di trovare alibi per giustificare alcuni risultati poco positivi. A volte sarebbe opportuno anche colpevolizzare i ragazzi per portarli a reagire, a lavorare meglio per migliorarsi, ad essere più attenti, più concentrati ecc ecc. Più si sale di categoria e più si incontrano giocatori capaci di punirti al minimo errore. In Promozione o Eccellenza poi permetterti di sbagliare più volte senza che nessuno riesca a punirti. In Serie D e a salire no. Non devi sbagliare altrimenti rischi seriamente di essere punito. La differenza sta nella qualità dei giocatori e nella organizzazione delle squadre. Sbagliare è umano perseverare è diabolico. Finiamola di dire che siamo troppo giovani, che siamo una squadra completamente nuova , che stiamo valorizzando i giovani del nostro vivaio e ecc ecc perchè non vi CREDE più NESSUNO! Oggi mi hanno raccontato che non erano solo i tifosi a contestare ma anche qualche DIRIGENTE in maniera molto evidente. A Miglianico più dirigenti avevano storto il muso e criticato ma a "bassa voce". Questo non è un bel segnale!!! Sentire criticare il tifoso ci può stare ma quando ha criticare sono i DIRIGENTI la situazione cambia.Noi ANGOLANI ci possiamo anche PIEGARE ma sicuramente non ci SPEZZEREMO! L'ANGOLANA HA UNA STORIA BELLA O BRUTTA CHE SIA E' MERITA RISPETTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  • Un TIFOSO ferito nel CUORE.

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