I NERAZZURRI CHE DIVENTERANNO FAMOSI.

Dal 1969/70 al 1976/77 in otto campionati alcuni giocatori, il direttore sportivo Clozza e l'allenatore Patricelli, negli anni successivi approderanno poi al professionismo sia in qualità di giocatori che di dirigenti. Clozza per diversi anni va a dirigere le giovanili del Milan proposto da Ariedo Braida. A Milanello accolse alcuni nostri concittadini tifosi del Milan.  Enrico Graziani ha giocato con l’Angolana dal 1968/69 fino al 1974/75 quando viene costretto al ritiro da un grave infortunio e intraprende la carriera di allenatore prima e di direttore sportivo poi arrivando tra i professionisti con diverse squadre di serie C quali Chieti, Lanciano, Teramo, Vis Pesaro e in serie B con il Frosinone. Fece una discreta carriera come allenatore e direttore sportivo anche Vitaliano Patricelli che diverrà anche presidente provinciale del CONI di Pescara. Nell’organico del 1970/71 c’è la giovane mezzala Diodati che arriva a giocare poi in serie C nel Brindisi allenato da Vinicio. Nel 1971/72 furono valorizzati Battilani nel ruolo di libero che andrà poi a giocare in serie B nel Catania e le punte Di Mario e Gravante. Quest’ultimo giocherà con il Modena in serie B mentre Di Mario non avrà la stessa fortuna arrivando a giocare solo in serie C. Nel 1972/73 arriva in prestito dalla Sambenedettese Arcadio Spinozzi che verrà impiegato nel ruolo di mediano. Tornato alla Sambenedettese in serie B viene poi acquistato dal Verona e giocherà per diverse stagioni in serie A anche con il Bologna e la Lazio. Nel 1973/74 si mettono in evidenza il portiere Tuccella che poi farà una discreta carriera in serie C, il difensore Pezzopane anche lui arriverà in serie C con il Grosseto e la Triestina, la mezzala Grassi che giocherà in C con L’Aquila e Campania, l’altra giovane mezzala Federici, nonostante un grave infortunio che ne rallenta la carriera, giocherà sempre in C con il Teramo. Andrea Iaconi non avrà una grande fortuna come giocatore ma ha fatto una buona carriera in serie B come direttore sportivo. Nel 1974/75 vengono acquistati dal Pescara, che era in serie B, il difensore Altobelli ed il centrocampista Donatelli ma entrambi non riescono ad arrivare in prima squadra. Torna in serie A come allenatore Bruno Pace dopo aver vestito la nostra maglia e nel frattempo crea Poggio degli Ulivi che è stata per anni la sua scuola calcio. Nel 1976/77 termina l’avventura dell’Angolana in serie D ma inizia la carriera di Marescalco che per anni calcherà con successo i campi della serie C.

PROFILI: FRANCO MARESCALCO

Marescalco arriva all'Angolana nel 1975/76 a campionato iniziato e riesce a conquistare in breve tempo un posto tra i titolari nonostante l'Angolana di quel campionato disponeva di una ottima coppia di attacco formata da Fontana e Di Girolamo. Mette già in mostra buoni numeri e viene confermato anche nella stagione successiva. Nel 1976/77 la squadra non ripete il buon campionato della stagione precedente e Marescalco mette a segno poche ma significative reti come quella di testa in amichevole contro il Pescara di Cadè e la doppietta in trasferta contro il Termoli. Su questi due reti mi ha raccontato di una scommessa con Giordano che gli avrebbe regalato un giubbino se realizzava due goals. Fu però il goal segnato all'Avezzano a fare la fortuna di Marescalco che nella stagione successiva fu acquistato dai marsicani e per lui, dopo un altro anno trascorso in serie D, si aprirono le porte del professionismo. I dirigenti avezzanesi impressionati dalle doti del nostro bomber non ebbero esitazioni ad assicurarselo girando in contropartita all'Angolana anche Franco Oddo. Marescalco per diversi campionati sarà uno dei cannonieri più prolifici a livello di serie C giocando in diverse squadre prestigiose quali Messina, Reggina, Alessandria e Prato. Una volta terminata la carriera tra i professionisti torna a vestire la maglia dell'Angolana che nel frattempo è precipitata in prima categoria.