2008-2009 - 28ª GIORNATA - CHIETI-RENATO CURI ANGOLANA 2-0



  • 2008-2009 - 28ª GIORNATA - CHIETI-RENATO CURI ANGOLANA 2-0

  • CHIETI (4-4-2): D'Ettorre 6; Schiavone 6, Catalano 6 , Bartoli 6, Safon 6; Amodio 6 (29' s.t. Di Giovanni 6), Tatomir 7, Costa 6,5, Favaro 6,5 (25' s.t. Genchi 6,5); Scibilia 7, Rosa 7 (40' s.t. Oresti n.g.). A disposizione: Lischi, Lopetuso, Cherubini, Diop. Allenatore: Giusto

  • RENATO CURI ANGOLANA (4-3-3): Fanti 6; Ciofani 6, Terrenzio 5, Fuschi 6, Sablone 5,5; Rachini 5,5; Zaniratto 5 (12' s.t. Catullo 6), Mucciante 5,5; Bordoni 5,5, D'Ancona 5, Cacciatore 5. A disposizione: Carosa, Becci, Di Deo, Rapino, Forlano, Micaroni. Allenatore: Bordoni

  • Arbitro: Michele Chiantini di Pisa 6 (Simone Galeotti e Giorgio Miceli di Prato)

  • Reti: 31' p.t. Rosa, 45' s.t. Genchi

  • Espulso: 36' s.t. Terrenzio (Renato Curi Angolana) per gioco scorretto

  • Ammoniti: Safon ed Oresti (Chieti); Fanti (Renato Curi Angolana)

  • Note: giornata calda; 1000 spettatori circa; recuperi 1' e 4'

  • IL CHIETI SURCLASSA L'ANGOLANA (2-0) E SI AFFACCIA IN ZONA PLAY-OFF

  • Nel derby delle deluse i neroverdi si avvicinano in zona promozione a spese dei nerazzurri che confermano il loro momento negativo.

  • CHIETI - Era l'ultimo treno per i play-off. Ed il Chieti lo ha preso al volo, arginando senza eccessive difficoltà una spenta Angolana e portandosi a tre punti dalla zona play-off. Mancano sei giornate al termine del campionato: può succedere ancora di tutto. Il Chieti, comunque, ha dimostrato di essere più forte delle polemiche sorte nelle ultime settimane intorno alla società. Ed effettivamente, dopo il bruttissimo kappaò di Morro d'Oro, rialzarsi non era un'impresa così facile. Di contro un'Angolana veramente spaesata. Irriconoscibile. Le tante assenze, naturalmente, giustificano solo in minima parte la prestazione del "Guido Angelini". Perché i neroazzurri, dopo aver tenuto testa agli avversari per una mezz'oretta, si sono sciolti come neve al sole. La situazione, dunque, con il passare delle settimane si fa ancora più critica. Ora, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, anche i play-off sono a rischio. Una stagione veramente fallimentare per il sodalizio del padron De Cecco. Adesso non resta che programmare la prossima stagione, anche se l'intenzione sembra essere quella di ridurre notevolmente le spese. L'Angolana si presenta con un modulo spavaldo: 4-4-3 e tanta voglia di riscattarsi. In porta rientra Fanti, mentre in avanti prende posto il trio Bordoni - D'Ancona - Cacciatore. In mezzo, invece, è compito di Rachini, Zaniratto e Mucciante fare da filtro al reparto arretrato. Il Chieti risponde con il più classico dei moduli (4-4-2). Schiavone, sull'out destro di difesa, vince il ballottaggio con il compagno di reparto Basilavecchia. In mediana rientrano contemporaneamente due uomini importanti come Costa (ex di turno) e Tatomir, mentre sugli esterni Giusto propone Favaro e Amodio (anche lui rientrante da un infortunio). Scibilia, invece, è la spalla di Rosa (nella foto). Marini, infatti, a causa di una piccola contrattura, resta in tribuna. Ad inizio gara la paura di scoprirsi la fa da padrone. Nonostante ciò, a prendere in mano le redine del gioco è l'Angolana. Eppure i primi a farsi pericolosi sono i teatini. Nel giro di tre minuti, Favaro sveglia due volte gli addormenti spettatori dell'Angelini. Ma il primo calcio piazzato (da posizione decentrata) viene smanacciato da Fanti, mentre il secondo sibila il palo. Ora il Chieti è più aggressivo. Però la difesa angolana, sorretta dal tandem centrale Terrenzio - Fuschi, almeno inizialmente regge abbastanza bene. A metà tempo i due ex di turno per poco non confezionano l'uno a zero. Costa recupera la sfera sulla trequarti e lancia Rosa, che manda alle stelle tentando di sorprendere con un improbabile pallonetto il portiere avversario. Occasione mancata. Ma poco dopo la mezz'ora l'attaccante ascolano si rifà con gli interessi. Rosa raccoglie uno splendido assist dell'ispirato Favaro e, con un preciso diagonale, fulmina Fanti. La rete del vantaggio teatino cambia l'inerzia della partita. Perché, da quel momento in poi, la truppa di Giusto si esprime con maggiore scioltezza. Senza paura. All'intervallo è 1 a 0. Il copione non cambia nella seconda frazione. L'Angolana oggi ha veramente le gomme a terra. Se ne accorge anche mister Bordoni che cerca di dare uno scossone ai suoi togliendo Zaniratto (incolore la sua prestazione) e buttando nella mischia Catullo. Ma il Chieti oggi è davvero in palla. Al quarto d'ora lo dimostra anche Tatomir: la splendida punizione del capitano viene bloccata dall'incrocio dei pali. Poi, anche Giusto opera la prima sostituzione, inserendo l'acciaccato Genchi al posto di Favaro (buona la sua prestazione). E, alla mezz'ora, è proprio il neo entrato a servire una palla d'oro a Scibilia. L'esterno neroverde elude la disattenta difesa pescarese, supera Fanti in pallonetto, ma Terrenzio miracolosamente (di testa) mette in angolo. Il difensore pescarese, però, poco dopo macchia la sua prestazione facendosi espellere: davvero brutto il fallo da dietro su Scibilia. Qualche minuto prima, i pescaresi aveva creato l'unico pericolo di giornata con una girata di D'Ancona (D'Ettorre bloccava senza problemi). Quando ormai la partita sembra avviarsi verso una tranquilla conclusione, il Chieti arrotonda il risultato. Sulla sinistra, il neo entrato Di Giovanni (un '91 di grande avvenire) scodella al centro una palla perfetta per Genchi. L'attaccante neroverde, tra una selva di gambe, trova la zampata vincente. E' ormai il decimo gol per la punta pugliese. Già, Genchi trasforma in oro tutto ciò che tocca. D'ora in poi chiamatelo pure Re Mida... Gianluca Lettieri

  • FONTE http://www.abruzzocalciodilettanti.it/Home.asp

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