2007-2008 - 26ª GIORNATA - MORRO D'ORO-RENATO CURI ANGOLANA 2-1


0-1: Gran tiro da fuori area di Baldi.


Simone Bordoni in azione.



  • 2007-2008 - 26ª GIORNATA - MORRO D'ORO-RENATO CURI ANGOLANA 2-1
  • Morro d'oro 2/3/2008
  • MORRO D’ORO: Zaccagnini, Recchiuti, Di Napoli, Giuliodori, Marotta, Di Nicola (19' s.t. De Filippis, 37' s.t. Dragani), Pietrella, Villa, Sparacio, Taribello, Vigliotti (19' s.t. Serafini). A disp.: Di Giammatteo, Xhepa, Diomedi, Vaglini. All.: Malloni
  • RC ANGOLANA: Fanti, Massascusa, Mucciante, Costa (44' p.t. Ferreyra), Della Bianchina, Fuschi, Ranieri (11' s.t. Parmigiani), Baldi, Fanesi, Bordoni, Mariotti. A disp.: Del Gaudio, Pirozzi, D'Alonzo, Ciampoli, Di Corcia. All.: Gentilini
  • ARBITRO: Benassi di Bologna
  • RETI: 37' p.t. Baldi; 6' s.t. Sparacio, 48' s.t. Taribello
  • NOTE: spettatori 500 circa. Angoli 4-2. Ammoniti: Pietrella, Serafini, Taribello (M), Baldi, Mucciante (A).

  • Il derby al Morro, l’Angolana perde la vetta

  • MORRO D’ORO. Un colpo di biliardo, preciso e beffardo, che s'infila nell'angolino basso, quando oramai il pari è già scritto. E' un colpo di coda letale, oltre che fortunato, quello che rilancia le quotazioni d'alta classifica del Morro d'Oro, che all'ultimo assalto trova il modo per mandare al tappeto l'Angolana, che in un colpo solo perde il derby e il vertice della graduatoria. Ci pensa il generoso Taribello, all'ultimissimo secondo, a disegnare una traiettoria strana e infida che inganna Fanti, fino ad allora inappuntabile. Gli episodi, ovviamente, premiano il Morro e penalizzano l'Angolana, ma dietro alle singole situazioni si nascondono le chiavi di lettura del derby, che l'Angolana ha avuto in mano, ma che probabilmente non ha saputo gestire come le capita spesso. L'analisi, però, non deve far passare sotto silenzio quelli che sono i meriti della truppa di Malloni, che nella ripresa alza decisamente i ritmi del gioco e grazie alle accelerazioni, devastanti, di Pietrella, scalfisce quelle che sono le innegabili qualità difensive dei nerazzurri. L'esito del derby, inoltre, ha degli effetti chiari sulla classifica: l'Angolana, temporaneamente, deve lasciare lo scettro di prima della classe alla Sangiustese (che raccoglie appena un punto con il Cologna), mentre il Morro d'Oro sale al terzo posto e rimane agganciato al treno delle battistrada. Il Morro si affida all'ispirato Sparacio, che in apertura mette i brividi a Fanti con due piazzati (sul secondo è decisivo l'intervento del portierino nerazzurro). L'Angolana, che si schiera con una sola punta (Fanesi), assistito da due esterni, con il passare dei minuti detta i ritmi della contesa, cercando spesso e volentieri l'appoggio sul centravanti. Gli ospiti si fanno pericolosi al 27' con Fanesi (provvidenziale la chiusura di Giuliodori), poi trovano il vantaggio al 37' con Baldi, che confeziona una rasoiata dal limite, che sorprende Zaccagnini, il quale non vede partire la palla. Dopo il riposo, infatti, il Morro impiega appena 6' per raggiungere l'1-1: punizione di Di Nicola a spiovere, Sparacio di testa prolunga e beffa Fanti fuori dai pali. Il pari sembra conferire nuovo propellente al Morro, che spinge alla ricerca del successo. L'Angolana, però, si ridesta in fretta e prova a sua volta a offendere. Il pari sembra l'epilogo annunciato, ma al 48' Taribello firma il gol del sorpasso, con un tiro-cross dalla destra: Pietrella non ci arriva, ma la palla rotola lo stesso in rete. (l.z.)

  • Gentilini: c'è grande amarezza. Malloni: un successo meritato.

  • MORRO D’ORO. Gentilini predica calma e serenità, Malloni si gode il momento magico ma ripensa a qualche occasione lasciata per strada. Sono inevitabilmente contrapposti gli stati d'animo, dei due allenatori, al termine del derby. «Potevamo gestire meglio il match», argomenta a fine gara Augusto Gentilini, tecnico ospite, «e con un pizzico di cattiveria e di precisione in più, forse, avremmo fatto nostra la gara. Aver perso al tempo scaduto e con un gol strano, accresce la nostra amarezza». Diverso l'umore che traspare dal clan morrese. «Nella ripresa la squadra ha avuto la capacità e la forza di alzare il ritmo del match», dice un raggiante Beppe Malloni. «Solo così avevamo possibilità di ribaltare la situazione e provare a ottenere un successo, che ritengo meritato». (l.z.)

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