2012/13 - 2ª giornata - CITTA' DI MARINO-RENATO CURI ANGOLANA 0-2



Musilli porta in vantaggio i nerazzurri
Il raddoppio siglato da Vespa


CITTA’ DI MARINO - Rapo, Fiorini, Copponi (12’ s.t. Laghigna), Giannone (35’ s.t. Lezcano), Kalambay, Mirante, Capolei, Noviello, Colombo (24’ s.t. Gigliotti), Fanasca, Quadrini. A disp. Rulli, Ciaramelletti, Capuzzimati, Spina. All. Iardino.



RENATO CURI ANGOLANA - Angelozzi, Di Renzo, Di Cecco (24’ s.t. Ranauro), Vespa, Ferrante, Di Bartolomeo, Ligocki, Forlano, Iommarini, Ferraresi, Musilli (35’ p.t. Erasmi). A disp. Mariotti, Speranza, Gambacorta, Di Marco, Franchino. All. Miani.

Arbitro: Messina di Acireale.

Reti: 20’ p.t. Musilli, 26’ s.t. Vespa.

Note: espulsi: al 26’ p.t. Di Bartolomeo per gioco falloso, al 6’ s.t. Iommarini per doppia ammonizione, al 20’ s.t. Mirante per proteste. Allontanati dalla panchina il presidente Esposito e il team manager Censoni del Città di Marino per proteste. Ammoniti: Giannone, Kalambay, Di Renzo. Calci d’angolo: 1-0 per il Renato Curi Angolana. Recupero: 1’ p.t. 4’ s.t.


La vittoria colta a Marino ci consente di guardare al futuro con ottimismo. Non è mai facile vincere fuori casa e questo  fa  acquisire morale ai nostri beniamini. La nota stonata è però rappresentata dalle due espulsioni nei due ruoli in cui pecchiamo di maggiore inesperienza: il centrale difensivo e il terminale d'attacco. La lingua batte dove il dente duole e anche la vittoriosa partita di Marino rafforza la mia convizione che in questi due ruoli siamo carenti. In questi ruoli occorre avere gente esperta e di categoria. In serie D non si inventa niente. L'unico centravanti di soli 22 anni (poco più di un fuoriquota) che ho visto con la nostra maglia che mostrava numeri degni di ben altre ben altre categorie è stato Biancolino e per citare un altro che interpretava al meglio questo ruolo devo tornare indietro fino al campionato 1975/76 quando arrivò in nerazurro un certo Ciccio Marescalco. Guarda caso sono stati gli unici due centravanti che si sono poi imposti a suon di reti anche in serie superiori. Per quanto riguardo i centrali negli ultimi campionati solo Terrenzio è riuscito ad arrivare in seconda divisione mentre gli altri fuoriquota che sono stati impiegati in questo ruolo non hanno avuto molta fortuna (Mazzocchetti e Del Pizzo hanno giocato solo una partita in serie D). Ferrante è ormai una certezza in questo ruolo ma prima ha fatto la necessaria esperienza in Eccellenza e da tre campionati gioca con profitto in serie D. Negli anni 70 abbiamo avuto nei ruoli di difensori centrali (stopper e libero) diversi giocatori che rientravano tra i fuoriquota ne cito alcuni: Bertelli 22 anni che giocava in coppia con l'esperto Orlandi, Pierleoni 20 anni che si avvaleva di compagni di reparto esperti come Palma e De Pedri che vantavano centinaia di partite in serie C, e anche Battilani 21 anni, Sereno 18 anni, Pezzopane 17 anni, Iaconi Andrea 21 anni erano sempre supportati da compagni esperti. Quelli che ho citato hanno poi avuto tutti una discreta carriera tra i professionisti. La regola dei fuoriquota imposta in serie D secondo me penalizza i ruoli in cui l'esperienza è un requisito fondamentale. Tornando alla partita si conferma Vespa che è tornato ai suoi livelli ottimali di rendimento, e come avevo anticipato, nella disamina della precedente  partita contro il Fidene.






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