2012/13 - 30ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-ANCONA 1-4



RENATO CURI ANGOLANA - Angelozzi, Cancelli, Natalini, Vespa, Ferrante, Spoltore, Di Domizio (34´ s.t. Ranauro), Farindolini, Ligocki (26´ s.t. Musilli), Ferraresi, De Matteis   (42´ s.t. D´Ancona). A disp. De Flaviis, Scampamorte, Di Donato, Forlano. All. Miani

ANCONA - D´Arsiè, Gagliardini, Ciaramitaro, Bricca, Labriola, Lispi, Cavallaro (35´ s.t. Palumbo), Cossu, Artiaco  (26´ s.t. Ingari), Borrelli, Martino (42´ s.t. Bianchi). A disp. Masserano, Del Grosso, Ruffini, Sparvoli. All. Favo

Arbitro: Pierluigi Mazzei Brindisi (Francesco Lanetti Bari e Corrado Giancaspro Molfetta)

Reti: 15´ p.t. De Matteis, 8´ s.t. e 21´ s.t. Artiaco, 18’ s.t. e 28´ s.t. Cavallaro.

Note: spettatori 300 circa. Trasferta vietata ai tifosi ospiti. Recupero 2′ p.t. e 3′ s.t. Angoli 3-2. Ammoniti: De Matteis, Artiaco, Cavallaro, Farindolini, Ferrante. 



Dopo questa ennesima sconfitta interna si complica la già difficile operazione salvezza diretta. Una squadra double-face che ad un primo tempo ben giocato e chiuso meritamente in vantaggio sfiorando più volte il raddoppio, fa seguire una ripresa disastrosa degna delle prime giornate di campionato in cui l'avversario segna a suo piacimento senza la benchè minima reazione. Ci sono tante cose che non vanno ed elencarle tutte è impresa ardua. A quelle prettamente calcistiche si aggiungono anche quelle extra. Meglio fermarsi qui. Tornando sul campo si nota che la squadra corre poco a centrocampo il cui filtro è inesistente per non dire nullo o quasi, sulle fasce laterali in cui Ligocki da qualche domenica sembra spento e anche Cancelli sembra aver improvvisamente perso la brillantezza mostrata fino a qualche domenica fa. Le dolentissime note arrivano dalla difesa in cui le distrazioni fatali sono la normalità. Giocando così non ci si salva. E' necessario dare una svolta decisa e tornare a giocare con attenzione ed impegno. Conviene anche ai giocatori arrivare alla salvezza così il prossimo anno troveranno una squadra disposta ad ingaggiarli e mi riferisco a chi non se la sente di restare qui. Nel caso contrario credo che qualcuno dei nostri il prossimo anno sarà a spasso. Con i tempi che corrono si rischia di scendere dalla serie D fino alla prima categoria. Basta sfogliare un giornale il lunedì e vedere quanti giocatori sono scesi di categoria in poco tempo. Da questo momento contano i fatti e non le chiacchiere. A fine campionato, sperando sempre di evitare i play-out, si faranno i conti in tutti i sensi.


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