1999-2000 - 24ª giornata - CITTA’ DI CASTELLO-RENATO CURI ANGOLANA 1 – 1


  • 1999-2000 - 24ª giornata - CITTA’ DI CASTELLO-RENATO CURI ANGOLANA 1–1
  • Città di Castello 5 Marzo 2000
  • CITTA’ DI CASTELLO: Mecarozzi 6, Ferri 6, Petruzzi 6,5, Benedetti 6, Catini 5,5, Santinelli 6, Borgogni 6 (43' s.t. Tancredi), Marzano 5,5, Conti 6, Marziano 7, Minami 6. A disp. Vincenti, Romolini, Giombini, Campagna, Candido, Serafini. All. Gerardi.
  • RENATO CURI ANGOLANA: Addario 6, De Luca 6, Assetta 6, Coletti 5,5, D'Eustacchio 6,5, Condò 6, Cichella 6, Carlucci 6, Bertarelli 6, Sgherri 6, Buczkowski 5,5 (9' s.t. Santovito 7). A disp. D'Aquini, Donatelli, Starinieri, De Amicis, Buonvivere, Della Valle. All. Righetti.
  • Arbitro: Di Renzo di Ostia 6.
  • Reti: Marziano al 66', Santovito all'87'.
  • Ammoniti: Marzano, Coletti, Petruzzi, Mecarozzi, Santinelli, Cichella. Espulso Coletti per doppia ammonizione al 51’.
  • Cnd, girone F. La capolista rischia a Città di Castello ma poi si salva e tiene a distanza le inseguitrici. Espulso Coletti. Un Marziano mette paura alla Curi. Grossi rischi, prova tutto cuore, nel finale Santovito sigla il gol del pari.
    di MARCO BARUFFI - IL MESSAGGERO.
  • CITTA' DI CASTELLO - E' un punto che vale doppio quello colto dala Curi Angolana in Alto Tevere. Vale doppio perché è venuto al termine di una gara giocata male dall'undici abruzzese, condizionato dalle numerose pesanti assenze e dalla inferiorità numerica cui le sconsiderate proteste di Coletti l'hanno costretto per tutta la ripresa. Riuscire a rimontare lo svantaggio maturato a 25 minuti dal termine, nelle condizioni in cui si è venuta a trovare la compagine nerazzurra, suona come una chiara dimostrazione di forza e di carattere rappresenta una segnale importante per tutte le concorrenti. Se c'era una squadra che meritava di vincere, questa era sicuramente il Città di Castello che, con uno schieramento guardingo, senza nessuna punta di ruolo, ha neutralizzato la manovra offensiva avversaria e si è procurato le occasioni migliori. Gli uomini di Righetti sono apparsi subito in difficoltà nel costruire gioco e ben presto hanno arretrato il proprio baricentro subendo la velocità del contropiede avversario. Senza punti di riferimento il trio difensivo ospite balla spesso, concedendo ai biancorossi la principale fonte di pericolosità: i calci piazzati di Marziano. E proprio su uno di questi, il talentuoso numero dieci tifernate scheggia il palo a portiere battuto (32'). Cinque minuti più tardi Borgogni si beve sulla fascia due avversari e crossa all'indietro per Minami: pronta la girata, ma la palla si spegne sul fondo. Sgherri e compagni non riescono ad alleggerire la pressione ed in chiusura rischiano di capitolare sull'ennesima punizione di Marziano che, sfiorata dalla testa di Catini esce di poco. La ripresa non cambia le carte in tavola ed è ancora il Città di Castello a rendersi pericoloso con una conclusione di Marziano (51'). L'ingenuità di Coletti, che si becca il secondo giallo per proteste, compromette i piani degli abruzzesi che, dieci minuti dopo vengono puniti. Il solito Marziano si accomoda la palla sul limite e supera con una parabola irresistibile barriera e portiere (66'). Lo svantaggio scuote gli ospiti che impegnano Mecarozzi con Sgherri (71') e Santovito (73'). Borgogni si vede respingere il diagonale della sicurezza da Addario (80') e così giunge inesorabile il pareggio. Santovito riceve in area da Bertarelli e trafigge Mecarozzi in uscita (88').

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