CITTA’ SANT’ANGELO. L’Angolana impatta in casa contro il Tolentino. Finisce 1-1 con gli ospiti che dal 45’ del primo tempo giocano in 10 per l’espulsione del difensore Pandolfi. Paradossalmente la superiorità numerica complica le cose ai padroni di casa, che pressano gli avversari nella loro metà campo, comandano il gioco, ma non riescono a realizzare la seconda rete. L’assenza di un attaccante di peso si fa sentire, e di molto, nell’Angolana. Il Tolentino, invece, schiera molti giovani e si difende a denti stretti, costretta ad arretrare il baricentro soprattutto negli ultimi 25’ della gara quando l’azione dei nerazzurri diventa un assedio. Piccioni, tecnico dell’Angolana, schiera il 4-4-2 con Rincione unica novità rispetto a sette giorni fa. L’Angolana è senza gli infortunati Rachini e Cavicchia (quest’ultimo domani, riprenderà regolarmente gli allenamenti). Nel Tolentino mancano Manzoni, Savini e Morbidoni. L’Angolana va in gol nel primo minuto: lancio preciso di Gelsi per Rincione, che controcrossa di prima dall’out, palla in area dove irrompe Tacchi che segna con una volè. Applausi. Il Tolentino è reattivo con la sfrontatezza dei tanti giovani che ha in campo. Al 9’ c’è un assolo del polacco Matys che entra in area, crossa per l’accorrente Melchiorri (classe ’87, molto promettente), che solo-solo di testa pareggia (quinto sigillo personale in campionato). L’Angolana riordina le idee. Strutturalmente è più forte del Tolentino, tuttavia fatica a finalizzare. Palla gol per gli ospiti al 30’: Matys in supera con un pallonetto dai venti metri Bifulco uscito alla disperata fuori area, la palla si stampa sulla traversa e rientra in campo. L’Angolana riprende a macinare gioco, ma per impegnare il portiere avversario (35’) ci vuole una punizione da distanza siderale di De Amicis. Al 45’ l’arbitro espelle Pandolfi. Tolentino in dieci. Ti aspetti che l’Angolana, in superiorità numerica, risolva la partita nella ripresa e invece per venti minuti non accade nulla. Piccioni cambia l’assetto di gioco, dentro Di Matteo e poi Pasqualone, optando per il 4-3-3. I nerazzurri chiudono il Tolentino nella sua metà campo creando due limpide palle gol. La prima al 34’, su corner: il colpo di testa di Fuschi è respinto sulla linea di porta da Bellocchji. Poi, al 39’ c’è un’azione corale e Di Matteo con una inzuccata sfiora il secondo palo con il portiere fuori causa. Zannini, tecnico del Tolentino: «L’Angolana è una grossa squadra, noi ci siamo difesi bene, anche in dieci. Certo è che, essendo la terza partita di fila che giochiamo in dieci, i nostri giovani devono stare più attenti». Piccioni, allenatore dell’Angolana: «E’ andata bene in undici contro undici e nella seconda parte della ripresa. In attacco ci è mancata una forza d’urto». Paolo Antonilli
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