2009-2010 - 30 giornata - L’AQUILA – RENATO CURI ANGOLANA 1-2


  • 2009-2010 - 30 giornata - L’AQUILA – RENATO CURI ANGOLANA 1-2

  • L’AQUILA: Modesti, Cavasinni, Prete, Ruscitti, Di Francia (26’ s.t. Onesti), Ruggiero, Pietrella, Recchiuti (14’ s.t. Di Stefano), Sparacio, Villa (1’ s.t. Colella), Vaglini. A disposizione: Migliaccio, Martellucci, Battistelli, Serafini. Allenatore: Rinaldo Cifaldi

  • RENATO CURI ANGOLANA: Ortolano, Pirozzi, Micaroni, Forlano, Pomposo, Del Grosso, Bordoni (18’ s.t. Bassano), Ganje, De Matteis, Napolano (27’ s.t. Vellucci), Rosetti (9’ s.t. Fideli). A disposizione: Capetola, Traini, Mariani, Martelli. Allenatore: Daniele Amaolo.

  • Arbitro: Martinelli di Roma (Grisci e Leone di Tivoli)

  • Reti: 1’p.t. Napolano (Renato Curi Angolana), 25’ s.t. Napolano (Renato Curi Angolana); 44’ s.t. Pietrella (L’Aquila)

  • Ammoniti: Vaglini, Villa, Pietrella, Prete (L’Aquila); Rosetti, Del Grosso, Forlano (Renato Curi Angolana). Espulso: 5’ s.t. Ruggiero (L’Aquila)

  • Note: 1.400 spettatori circa; angoli: 4-3 per la Renato Curi Angolana; osservato un minuto di silenzio per le vittime della sciagura ferroviaria di Bolzano

  • domenica 18 aprile 2010

  • L’AQUILA INCIAMPA CON L’ANGOLANA (1-2) ED ESCE SCONFITTA DAL FATTORI”.

  • Rossoblu sotto dal primo minuto ed in inferiorità per tutta la ripresa dopo l’espulsione di Ruggiero. Doppietta di Napolano per gli adriatici, a nulla vale la rete di Pietrella

  • L'AQUILA - Chi pensava che incontrare le ultime della classe sarebbe stata una passeggiata, sbagliava di grosso. Devono essersene ormai accorti i rossoblu del Capoluogo, la cui partita potrebbe essere forse riassunta in una climax ascendente di errori che hanno praticamente spianato la strada all’avversario. Una serie di pecche e sbagli a dire il vero incrementata pure dalle sviste di una terna arbitrale, anch’essa sotto la lente d’ingrandimento, incapace di gestire nell’arco della gara le perdite di tempo ed il gioco ostruzionistico degli adriatici ed imprecisa nell’episodio del gol annullato a Colella per un dubbio fuorigioco.Leggerezza ed eccessivo nervosismo, invece, i tratti salienti della partita dei ragazzi di Cifaldi: dapprima sotto dopo qualche manciata di secondi dal fischio d’inizio per una punizione dai trenta metri gestita male da difesa e portiere, poi quasi posseduti da una irrazionale ed abulica frenesia, infine in inferiorità numerica fin dal quinto della ripresa per l’espulsione di Ruggiero la cui condotta violenta, forse ingigantita dalla simulazione di Ganjè, è stata comunque ingenua e meritevole di punizione nell’intento. Tre punti di prestigio, ovviamente, per la compagine di mister Amaolo, alla seconda vittoria consecutiva. Successo reso quasi vano, in ottica salvezza, dalle concomitanti affermazioni delle rivali di bassa classifica ma che dà comunque morale e lustro ad un gruppo di giovanotti impegnati a dare un senso a questo finale di stagione ed ai quasi scontati play-out”. Stessa identica formazione per mister Cifaldi che conferma l’undici impostosi sulla Sant domenica scorsa. Colella lascia il posto al fuoriquota Vaglini, Recchiuti si accomoda sulla sinistra, Ruscitti è il solito metronomo. Per Amaolo solido 4-5-1 con capitan Del Grosso a guidare la difesa, Ganjè in mediana e De Matteis unica punta. Come dicevamo, avvio shock per i rossoblu dopo appena un minuto di gioco: Napolano al tiro libero dai trenta metri, Modesti rinuncia ad una conveniente e folta barriera per rimanere poi immobile dinanzi al bolide che si insacca in rete per il sorprendente vantaggio ospite. L’Aquila è incapace di imbastire una pronta reazione tanto che, tranne in un corner malamente alzato sopra la traversa da Vaglini al decimo minuto, i rossoblu si rendono davvero pericolosi solo al 32’ quando in mischia sia Pietrella che Di Francia mancano l’appuntamento con la sfera a due passi dalla linea. Al 38’ Sparacio prova ad aggirare la barriera con una punizione dal limite, Ortolano mette in angolo. La ripresa si apre con il cambio Villa-Colella ed il passaggio al 4-3-3 per un presumibile assedio rossoblu al fortino nerazzurro. Intenti tattici puntualmente in malora neanche cinque minuti dopo, quando Ruggiero imbocca la via degli spogliatoi per via della carezza rifilata a Ganjè. L’Aquila comunque ci prova sospinta dal pubblico e prima al settimo Colella si vede negare la gioia del gol per una sospetta posizione di fuorigioco, poi all’undicesimo è provvidenziale, sempre su Colella, l’intervento di Ortolano. Al 14’ break ospite ed autentico miracolo di Modesti su Bordoni che a botta sicura si fa respingere in angolo la conclusione; ancora Colella protagonista sul ribaltamento di fronte, è sempre Ortolano a rispondergli a tono. Al 19’ Di Stefano dalla destra, Vaglini in area riesce a controllare ma inspiegabilmente manca il tempo della battuta. Al 25’ contropiede nerazzurro, Napolano si lancia verso l’area vincendo entrambi i rimpalli contro Di Francia e Cavasinni e si presenta da solo davanti a Modesti trafiggendolo. È praticamente l’epilogo della partita, perché solo al 44’ Pietrella raccoglie da fuori area un cross di Onesti e batte Ortolano accorciando le distanze. “Abbiamo giocato un tempo in dieci per la negligenza di un nostro giocatore – ha commentato il consulente tecnico Ercole Di Nicola, unico rappresentate rossoblu a presentarsi in sala stampa ed a fare autocritica – A Ruggiero non la mando certo a dire, i giocatori vincenti sono quelli che non compromettono un campionato per una leggerezza del genere. Abbiamo creato tanto anche in dieci, questa era una partita che in undici avremmo raddrizzato. Aldilà della nostra prestazione però, devo anche segnalare l’atteggiamento irriguardoso della terna arbitrale, sia nelle piccole decisioni, sia nell’episodio del gol del pareggio annullato a Colella. Invito la Lega a vigilare sulla qualità dei propri arbitri in questo finale. Come si mette la volata finale? Questa è una sconfitta che peserà tantissimo, perché ora a meno di qualche scivolone del Chieti difficilmente potremo ambire al primo posto”. “Abbiamo interpretato la partita al meglio – questo il commento di mister Amaolo a fine gara – rispondendo con compattezza ed aggressività agli assalti della prima in classifica; è chiaro che anche la fortuna ci ha aiutato, perché senza il gol iniziale e l’espulsione forse non sarebbe andata così, ma questo è il bello del calcio. Peccato solo per i risultati delle altre che vanificano l’importanza di questo risultato”. Al.Fa.

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